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Nelle bisacce dei pellegrini che in epoca medievale percorrevano il viaggio tra la cattedrale di Canterbury, Roma e Santa Maria di Leuca erano contenute poche cose, e quasi tutte consistenti in provviste alimentari: pane nero e duro, cipolle, castagne, olive, piccole forme di formaggio, vino, qualche uovo. Molti di loro si nutrivano raccogliendo erbe, ortaggi e frutti trovati lungo il cammino. E in loro soccorso venivano spesso i religiosi dei monasteri, che non negavano un pasto e rifornivano i viandanti. In questo libro - che descrive con dovizia di particolari gli itinerari seguiti nei percorsi per la via Francigena nel tratto da Castelforte a Roma - vengono presi in esame il contenuto delle bisacce di quei pellegrini, i menù offerti dai monasteri, i piatti che si potevano trovare nelle antiche osterie. Proponendo così un vero e proprio viaggio enogastronomico nel tempo e nello spazio: dal Medioevo ai giorni nostri, e lungo quell'importante via della fede che rappresenta una direttrice percorribile ancora oggi da chiunque sia alla ricerca di spiritualità, di sé e dei valori della vita sana e naturale.